

Adriano Favole | Antichi e nuovi nomadismi | Dialoghi di Pistoia 2025
May 25, 2025
47:10
Siamo una specie nomade, siamo migranti inquieti e irrequieti. Le società nomadi del passato e dell’altrove non sono curiosità esotiche: ci aiutano a capire i nuovi nomadismi. Ad esempio i due tratti caratterizzanti delle società polinesiane erano “partire” e “accogliere”. Partire per trovare nuove isole, per sfuggire a cicloni e guerre o semplicemente per il gusto del viaggio. Accogliere per non morire di chiusura e di consanguineità biologica e mentale. Gli antichi nomadismi ci aiutano a capire quelli contemporanei, della generazione Intercultura ed Erasmus, e quelli di una ancora più giovane generazione di studenti e lavoratori che fanno della circolarità e del movimento il loro stile di vita. Partono, accolgono e sono accolti. Come gli antichi polinesiani dovevano praticare la frugalità portando sulle loro piroghe tutto il necessario per sopravvivere su un’isola ancora sconosciuta, così i nomadi digitali di oggi viaggiano con valigie digitali (PC, chiavette, cloud) e con pochi oggetti d’affetto. I nomadi di ieri e di oggi sono accomunati da una “fede”: l’interdipendenza che ci lega agli altri, il superamento dei confini, il prevalere dell’orizzonte sulle piccole patrie.