

Storia | La seconda guerra mondiale in Italia: la Resistenza e la fine del fascismo
Il 25 luglio 1943, il Gran Consiglio del Fascismo destituisce Mussolini e lo fa arrestare. Crolla il regime fascista e il governo viene affidato al Generale Pietro Badoglio che l'8 settembre '43 annuncia l'armistizio con le forse Alleate e subito dopo fugge con il Re e il governo a Brindisi, nell'Italia già liberata. L'esercito italiano è allo sbando mentre i nazifascisti occupano gran parte della Penisola. I Tedeschi liberano Mussolini e creano al Nord la Repubblica di Salò (RSI). L'Italia è spezzata in due, e mentre proseguono i bombardamenti alleati, i partiti antifascisti formano il Comitato di Liberazione nazionale (CLN) che guida la Resistenza, un movimento di liberazione nazionale che è una guerra patriottica, civile e di classe a cui aderiscono ex militari, antifascisti di vari schieramenti e civili. Dopo 20 mesi di guerriglia e lotta di Resistenza contro i nazifascisti, il 25 aprile 1945, mentre gli Alleati affondano il loro attacco finale, nelle regioni del Nord esplode l'insurrezione generale. L'Italia viene liberata e Mussolini, sorpreso mentre tenta di fuggire in Svizzera, viene ucciso. Con il referendum del 2 giugno 1946 l'Italia diventa una Repubblica. E il 1 gennaio 1948 entra in vigore la Costituzione.
I podcast di storia sono a cura di Federica Barozzi (Rai Radio 3). La seconda guerra mondiale in Italia: la Resistenza e la fine del fascismo è stata scritta da Giordano Nardecchia dell’Associazione Laudes. La voce è di Monica Demuru. La regia è di Federica Barozzi.