Per secoli, per millenni, gli uomini hanno seguitato a sfidare i limiti geografici, continuando ad andare oltre,impadronendosi di ogni luogo ignoto, possedendolo prima ancora che con le armi con la conoscenza: spazi, natura, uomini e civiltà. Ma la storia delle esplorazioni e delle conquiste non è solo una storia di geografie, è anche una storia di immaginazione. Di come abbiamo plasmato il mondo a forza di sogni. E così la domanda è questa. Possono stare nella stessa storia i mercanti greci e Odisseo? I viaggiatori arabi e Sindbad il marinaio? Colombo, Magellano e i pirati dei Caraibi? Lungi dall’essere un problema letterario, la risposta a questa domanda è una cosa da storici. Perché ci racconta molto di come abbiamo immaginato il mondo e del senso stesso che abbiamo dato alle nostre scoperte e alle nostre conquiste. E di come oggi guardiamo al nostro incerto presente.