La parità di genere, come molte altre battaglie sociali, è diventata un prodotto da comunicare e vendere.
Le aziende hanno trasformato il linguaggio dei diritti in marketing, fingendo partecipazione e valori condivisi. Questo fenomeno, definito da Carl Rhodes “capitalismo woke”, crea un’illusione di progresso. Chi gode già di privilegi tende così a credere che la parità sia ormai raggiunta. Ma le disuguaglianze restano profonde, invisibili a chi non le vive sulla propria pelle. Negli Stati Uniti, per esempio, oltre 600.000 donne hanno lasciato il lavoro in un solo anno. Ma perché? Ne parlo con Lucia Magi.
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