Un tempo città viva di 60.000 abitanti, oggi Pokrovsk è quasi deserta e al centro della nuova offensiva russa.
Gli attacchi si intensificano, mentre Zelensky ammette le difficoltà e Syrskyi prova a rassicurare gli ucraini.
Molti osservatori evocano l’ombra di Bakhmut, la battaglia simbolo finita in tragedia.
Sul campo regnano la stanchezza, la paura e la disillusione, mentre Putin spinge per una conquista totale entro l’anno. Ma perché? Ne parlo con Gianluca Pastori.
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