Mohammed bin Salman non è sempre apparso come il naturale futuro leader saudita: la sua ascesa, inizialmente ritenuta improbabile, ha sorpreso molti. A lungo considerato troppo giovane e inesperto, era guardato con scetticismo dai circoli interni, mentre all’estero veniva definito “Mr. Everything” per la sua onnipresenza. Le critiche non sono mancate, soprattutto per l’uso di consulenti stranieri e per uno stile decisionale molto audace. Con Vision 2030 ha però imposto una strategia capace di convincere anche i più diffidenti. E oggi, nonostante questioni irrisolte, incluso un omicidio, Trump lo ha accolto alla Casa Bianca con tutti gli onori. Ma perché? Ne parlo con Maurizio Molinari.
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