Immergiamoci nel mondo dell’arte con uno degli scultori più talentuosi e innovativi del mondo contemporaneo. Ebbene sì, Jago è passato dal BSMT.
Classe 1987, originario di Frosinone, Jago è uno degli artisti italiani più sorprendenti e riconosciuti a livello internazionale. Scultore autodidatta, capace di fondere la classicità del marmo con l’urgenza dei nostri tempi, ha saputo trasformare la scultura in un linguaggio contemporaneo, vivo, che parla a tutti.
Le sue opere, da Habemus Hominem al Figlio Velato, da Memoria di Sé a The First Baby, sono potenti ed evocative. Raccontano la fragilità, la solitudine, la bellezza, la trasformazione. Ma soprattutto, parlano dell’essere umano, nel senso più profondo e universale.
Al BSMT ci ha raccontato il passaggio dal lavorare i sassi del fiume ai blocchi di marmo, della sua esperienza come modello di nudo, di come sono nate alcune delle sue opere più famose, di alcune offerte da capogiro e del suo animo un po’ di artista e un po’ di imprenditore. Con lui abbiamo parlato di come l’arte e i social possano essere strettamente collegati, della vocazione di un artista e del rapporto col denaro. Di come si passa da una piccola bottega a Napoli a esporre a New York, passando per Roma e il mondo. E di cosa vuol dire oggi essere un artista, fuori dalle etichette, fuori dai circuiti istituzionali, ma dentro al cuore delle persone.
Una chiacchierata intensa, piena di spunti di ispirazione, riflessioni e poesia. Perché Jago non scolpisce solo statue. Scava dentro il nostro tempo.
Buona visione!
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