"Credo che ognuno di noi, se fosse nato in un campo di concentramento e non avesse da cinquant'anni nessuna prospettiva da dare ai figli, sarebbe un terrorista". Lo disse Giulio Andreotti, non esattamente uomo di sinistra. Michela Chimenti, giornalista, dopo una lunga e difficile inchiesta, ha fatto un podcast sconvolgente, Una Mattina a Fiumicino. Abbiamo parlato di etica, giornalismo, Stato. Di strumentalizzazioni e di vecchi temi che oggi, dopo l'attacco di Hamas e la massiva offensiva israeliana, tornano tristemente attuali. L'attentato del 1973 a Fiumicino, 32 morti, i cui retroscena ancora oggi sono secretati. Perché? Una storia misteriosamente insabbiata, accaduta davanti agli occhi di tutti. Che ricorda quanto il conflitto israelo-palestinese affondi le sue radici in tempi tutt'altro che recenti.
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